BismilLahi Rahmani Rahim
Senza intermediario senza traduttore
Ci sono tesori letterari nel mondo Madany , scritti dal caro amato professore Shaykh Mounaouar, i quali hanno l’obiettivo di sublimare il nostro patrono Mohammad, su di lui la pace e la benedizione di Allah, tra queste perle c’è il lavoro proposto questa sera: “Intermediario senza traduttore“.
Nell’introduzione del suo libro lo Sheikh dice: “Tra le affermazioni confermate, Dio ha detto del Suo Profeta: “Lui (Dio) ti ha insegnato ciò che non sapevi” (Sura 4, versetto 113). Questo significa che Egli ha fatto un dono straordinario, la possibilità di parlare tutte le lingue della creazione. Questa specificità è un segno di onore ed elevazione del nostro amato.
Così, il Profeta, parlava la lingua deli angeli, dei geni, dei diavoli, degli animali, delle piante e i dialetti degli arabi dei vari luoghi, anche quella dei Compagni che si esprimevano in persiano, romano, abissino e tutte le altre lingue, senza intermediari e senza traduttore.
Il Corano dice “O voi gente, io sono il Messaggero per tutti voi indiscriminatamente” (Sura 7, versetto 158), questo significa che, essere inviato per tutta l’umanità, implica anche la conoscenza dei linguaggi senza la necessità del traduttore perché dover trasmettere con un traduttore comporta il rischio di deformare il Messaggio originale o di cambiarne il significato. Dio, per conservare integro il Suo Messaggio Divino, ha donato al nostro Araldo la possibilità di parlare direttamente ai vivi e morti.
Esempi della sua conversazione con i morti:
Nel libro Guarigione (Chifa) di Qadi Iyad si racconta che un uomo convertito disse al Profeta che il suo ragazzo era stato sepolto in un posto vicino a uno stagno, entrambi andarono lì e il Profeta cominciò a chiamare quel ragazzo morto, questo rispose dicendo: “Rispondo alla tua chiamata e sono al tuo servizio”, il Profeta gli disse: “Tuo padre si è convertito, vuoi tornare in vita e tornare dai tuoi genitori”.
Quest’ultimo rispose: “No, ho trovato meglio con il mio Signore”.
Un esempio della sua conversazione con i geni:
Lo si può vedere nella Sura “I geni”. È anche riportato da Abu Nouaym, che durante un viaggio di Bilal Ibn Harith con il Profeta, quest’ultimo rimasto da solo intervenne in un alterco tra geni musulmani e non musulmani in una lingua che Bilal non aveva mai sentito prima.
Esempio della sua conversazione con i cammelli:
È riportato da Bayhaqi il quale riferisce che il Profeta andò nel giardino di un compagno dove c’era un cammello, quando il cammello vide il Profeta cominciò a lamentarsi e a piangere, Il Profeta chiese: “Chi possiede questo cammello? Un giovane di Medina disse: “Questo cammello mi appartiene, o inviato di Dio! “Il Profeta disse: “Non temi Allah nel tuo comportamento con quest’animale che Dio ha messo in tuo possesso? Si è lamentato con me dicendomi che sta morendo di fame ed è esausto”.
La sua conversazione con gli alberi:
È riportata dall’Imam Bayhaqi e da altri. Essi raccontarono di un beduino che chiese: Chi può attestare che Tu sei davvero un Profeta? Il Profeta disse: “Quell’albero” lì e mostrò un albero in fondo alla valle, l’albero divise la terra con le sue radici e corse verso il Profeta, gli si fermò davanti, si inchinò e si prostrò. Il Profeta, che la pace e le benedizioni di Dio siano su di lui, gli chiese di tornare al suo posto. Il beduino disse: “Io testimonio che tu sei il Messaggero di Dio“.
Salam alaykum
Traduzioni di Sidi Abdallah